La bici

La bici che userò per il mio viaggio è una Cinelli Hobootleg Interrail.
Però prima di parlare espressamente della “signora” su cui pedalerò per mesi, voglio parlarvi del perché si chiama così: il termine bootleg lo conosciamo ormai tutti, deriva dallo slang e sta a significare una registrazione audio fatta di straforo e venduta spesso al di fuori dei canali commerciali tradizionali.

Il termine HOBO invece è meno conosciuto, dalle origini misteriose: forse la cultura hobo nasce subito dopo la fine della guerra civile americana, quando molte persone saltano clandestinamente sui treni in marcia, alla ricerca di un lavoro o di un’avventura.
Etimologicamente la parola HOBO potrebbe derivare dal saluto “Ho-boy”, dal termine “hoe-boy”
(bracciante) o dalla crasi tra homeless e boy… comunque qualunque essa sia potremmo dire che poi ha nel corso degli anni è stata sempre più associata al vagabondaggio e al viaggio avventuroso.
Uno stile di vita assimilato e raccontato anche Jack London prima e Jack Kerouac poi con il suo On the road, con una sua etica che “non rifiuta il lavoro, ma rifiuta lo schiavismo”.

Gli hobo avevano anche un loro sistema di comunicazione costituito da simboli, disegnini (oggi diremmo pittogrammi) che fornivano indicazioni ai “fratelli”: un gatto stilizzato indicava che in quella casa viveva una donna gentile; due badili che lì era possibile trovare lavoro; un uccellino che si poteva telefonare gratuitamente…Insomma, in tutto questo a me piace vederci anche un po’ di quello che si vede nelle varie “tribù” di ciclisti, nel bikepacking, nel couchfurfing e perché no nell’interrail…

Ma ora veniamo alla mia Hobo (che d’ora in poi chiamerò Hoba): è una bici da viaggio, tranquilla, con un comodo manubrio che mi permetterà prese e posizioni diverse per cambiare le posture e soprattutto mi permetterà di stare dritto e vedere bene tutti i posti che attraverserò ( e a cui la mia vecchia schiena sarà molto grata). Una bici poco appariscente, ma concreta e adatta sia all’asfalto che allo sterrato ( con gli ottimi copertoni della Pirelli!).

Ho effettuato poche modifiche rispetto a come è uscita dalla fabbrica: ho sostituito i freni a disco idraulici
con quelli meccanici, perché qualora succedesse qualcosa, saprei dove mettere le mani. Anche alcune parti della trasmissione sono state sostituite con altre più performanti del gruppo Shimano Deore. La sella e le manopole, che erano scomode e in plastica, sono state sostituite da analoghe di Brooks, ovviamente in morbido cuoio. Per quanto riguarda i bagagli un portapacchi anteriore e uno posteriore di BAC, studiati e montati personalmente dall’ideatore Alfonso Catanfora, serviranno a installare delle borse laterali e il resto sarà stipato nelle fantastiche borse da bikepacking di Miss Grape. Infine i copertoncini saranno sostituiti con dei Pirelli cinturato 700 x 40.